Sono arrivate le marmellate di Happy Mama: la felicità ha il gusto della lentezza!

E poi c’è una storia che ha le pagine appiccicate dalla marmellata. Appiccicate.

Come è stata appiccicata al suo sogno Giorgia Rinaldi, la fondatrice del laboratorio culinario Happy Mama a Barco di Bibbiano (RE).

Era una responsabile commerciale Giorgia e lavorava per diverse aziende del territorio. Ma la sua passione erano sempre state loro, marmellate e confetture. “Sono emiliana – racconta – e come tale sono cresciuta in cucina, insieme a mia madre, imparando i suoi segreti e le sue ricette, che sono quelle di mia nonna. Ho imparato, soprattutto, ad amare le cose fatte in casa, la cura per il cibo, per gli ingredienti semplici e genuini”.

E così, tenace, propositiva e determinata Giorgia qualche anno fa ha iniziato l’avventura di di produrre marmellate e confetture. Un’idea inizialmente coltivata e messa in pratica con un gruppo di amiche, che riunite attorno ad un tavolo, tra una chiacchiera e l’altra, condividevano passione e ricette, e proponevano le loro creazioni artigianali alle fiere e ai mercatini della zona. I prodotti piacevano e trovavano sempre più apprezzamento, così Giorgia ha deciso di dare una svolta alla sua vita professionale e ha fondato il laboratorio “Happy Mama”.

In questo piccolo regno di frutta, dolcezza e golosità a Barco di Bibbiano, Giorgia produce marmellate, confetture e composte – dolci e salate – in modo totalmente artigianale, utilizzando frutta e verdura fresche – spesso biologiche – e senza aggiungere additivi né conservanti.

Il segreto non sta solo nella qualità degli ingredienti, ma nel perfetto mix tra il rispetto della tradizione emiliana e la voglia di sperimentare nuove ricette, tra il legame con un territorio che tanto ha saputo darle e la voglia di far conoscere al mondo le sue marmellate. E allora eccoli sfilare i profumi dei prodotti solo a base di agrumi – confetture, mostarde, composte e chutney – e poi le salse con una ricca miscela di frutta, verdure fresche e spezie, cotte e rosolate con aceto di mele oppure aceto di vino e zucchero di canna. La Confettura di Pere e Cioccolata, la Marmellata del Sonnambulo (con banane e mele immerse nel caffè) o quella di Melarancia e, ancora, Le Chicche (con fichi caramellati e limone). La lentezza – ma forse sarebbe più corretto dire “il giusto tempo” – è uno dei cardini a sostegno dell’idea alla base di Happy Mama. Il presupposto è che ognuno ha diritto a concedersi qualcosa di speciale. E le cose speciali meritano e necessitano di tempo per la preparazione. Come, ad esempio, le confetture e le marmellate, che devono bollire almeno quattro ore. Come il tempo trascorso al mercato da alla ricerca della frutta e della verdura migliori, o quello impegnato a guardare l’orologio, nell’attesa dell’arrivo del contadino. E, come si può notare dalle piccole imperfezioni delle cuffiette – la stoffa che veste il coperchio del barattolo – tutto qui, tranne il vetro dei vasetti, è fatto a mano, tenendo bene a mente i consigli e le tecniche “della mamma e della nonna”. Ma il rispetto per la tradizione non significa chiusura alle novità. Oltre alla preparazione di antiche ricette, Happy Mama è in continuo studio di originali abbinamenti, in modo che l’assaggio non risulti mai banale al palato. E allora si infilano nei bei barattolo i semi di cardamomo, cumino, pepe rosa, vaniglia e peperoncino, che osano con un tocco inconfondibile. Una sfida che piace, sempre di più, in Italia e anche all’estero, tanto che presto Happy Mama inaugurerà a New York un nuovo ufficio commerciale, per la distribuzione dei suoi prodotti anche negli Stati Uniti.

E chissà se nella mente di Giorgia è già pronta La Grande Mela in versione barattolo…

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